Assenteismo al Comune: dopo Striscia la ''figuraccia'' fasanese va all'Arena

FASANO - Si accendono nuovamente le luci della ribalta su Fasano. Stavolta, però, nessun infiltrato speciale, ma una trasferta del sindaco Lello Di Bari direttamente agli studi televisivi dell'Arena di Massimo Giletti, domenica 10 marzo. Ieri pomeriggio, infatti, il noto programma televisivo di Rai Uno ha contattato l'ufficio stampa del Comune per invitare, appunto, il primo cittadino a partecipare alla prossima puntata, in cui si discuterà di assenteismo.

Da parte del sindaco l'intenzione di far chiarezza circa la condotta di alcuni dipendenti comunali, seppur, purtroppo, senza precisa cognizione di causa, non essendo ancora entrato in possesso del video integrale girato da "Striscia la notizia". ‹‹Proprio questa mattina - ha spiegato Di Bari - ho contattato personalmente la redazione del tg satirico, chiedendo che mi fosse fornita una copia del servizio in oggetto. Mi è stato risposto, però, che la richiesta può essere formulata solamente dalla Magistratura, dalla Questura, o da un'ente giuridico. In ogni caso, entro qualche ora, sarò ricontattato poichè, da parte del programma, vi è tutta la disponibilità nel venirmi incontro››.

La speranza è, dunque, di riuscire ad ottenere il filmato entro un paio di giorni, in modo da poterlo studiare accuratamente prima di partecipare alla trasmissione di Giletti e cercare di far chiarezza su una situazione a dir poco incresciosa che sta letteralmente gettando nel ridicolo la città di Fasano e l'intera comunità, oltre che, ovviamente, screditare quei dipendenti pubblici che svolgono il proprio lavoro con diligenza.

Ricordiamo, inoltre, che al di là dell'aspetto puramente mediatico, anche la Procura della Repubblica di Brindisi si sta interessando alla vicenda, chiedendo di consultare il video in oggetto. Tra i cittadini, invece, un unico coro comune grida "provvedimenti". I Fasanesi sono sdegnati dall'accaduto e temono che il caso possa presto finire nel dimenticatoio, senza che venga adottata nessuna misura particolare. Non resta, dunque, che aspettare.